ESSERE SKINHEAD è il titolo del libro scritto dal barlettano Ruggero Daleno, già voce degli Astensione, nel corso di una lunga detenzione domiciliare, subita a causa di accuse inerenti l’antifascismo militante. Per l’autore l’inattività forzata diventa un’occasione per riflettere su “il genere che ha il nome più corto e forse più stupido del mondo: Oi! e che cazzo significa?”
La risposta è un compatto fluire di rabbia, la stessa che si respira nei dischi dei Colonna Infame o dei Bull Brigade, ma che, messa nero su bianco da Ruggero, trasforma il racconto di un’esperienza personale in un manifesto generazionale e contro-culturale: il manifesto di una generazione e di una controcultura che quando parla di “ribellione” nelle sue canzoni – e la stessa vicenda dell’autore ne è una prova – non intende limitare la volontà di cambiare le cose a una comoda gestione delle proprie passioni nel tempo che i padroni intendono ancora lasciare libero dalla schiavitù del lavoro salariato.
Antisessismo, antirazzismo e soprattutto antifascismo, per questo, diventano gli ingredienti imprescindibili nella narrazione di Ruggero. Così come il rifiuto delle polveri: il cavallo di Troia che da decenni il sistema utilizza per prendere possesso delle menti e dei corpi delle giovani generazioni. Non è per finire a incipriarsi il naso, dice Ruggero in “Essere Skinhead”, che è stato forgiato lo slogan “la rabbia dei punk e l’odio degli skinhead”: questo slogan, suggerisce il libro di Ruggero, lascia trasparire in controluce un’altra parola d’ordine, e precisamente quel “noi siamo quel movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti” che tanto ha fatto agitare e che ancora agita il sonno altrimenti placido degli sfruttatori di tutto il mondo.
Insomma, un lavoro bello e autentico quello di Ruggero Daleno. SABATO 28 NOVEMBRE, alle 18, avrò modo di parlarne insieme all’autore al CSOA LA STRADA di Via Passino 24 (Roma) nel corso della prima presentazione del libro, organizzata nell’ambito della due giorni del festival “QUALE DESTINO PER L’OI!”, prezioso evento dovuto anche quest’anno dall’imprescindibile iniziativa di Roberto Gagliardi, con il suo Hellnation Store autentico punto di riferimento per tutta la scena italica e non solo.