MASSA: Il centro sociale Casa Rossa lancia una settimana di riflessione e lotta dedicata all’antifascismo. Con la consapevolezza di doverne recuperare lo spirito, di doverne difendere il senso, di doverne attualizzare il contenuto. Tra le iniziative in programma, DOMENICA 7 FEBBRAIO, dopo il pranzo popolare delle 13, il dibattito “ANTIFASCISMO OGGI, TRA LOTTA E REPRESSIONE” in compagnia di: Cristiano Armati (Red Star Press) e dei compagni del CPA Firenze Sud che presenteranno la campagna “La lotta è l’unica via” a sostegno degli 86 imputati fiorentini indagati per associazione a delinquere.
Categoria: Red Star Press
Parole nel Pallone: seconda giornata di calcio e letteratura a Bologna
VENERDI’ 5 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE
– ore 17:00 “Come narrare un pallone che rotola in rete?”: discussione con i portali Valderrama Magazine, Crampi Sportivi, Zona Cesarini, e www.sportpopolare.it con special guest lo storico calciatore militante Paolo Sollier /// ore 18:30: proiezione di spezzoni dal film “CASS” e discussione aperta con lo storico esponente dell’ICF dell West Ham (UK) Cass Pennant /// ore 20.00 apericena a cura del progetto “Corso di cucina meticcia” di Social Log Bologna /// ore 20.30: Valerio Marchi: sulla strada delle controculture giovanili da “Teppa” ad “Ultras” passando dal “Derby del Bambino morto”, discussione con Wu Ming 5, Cristiano Armati, Claudio Dionesalvi, Francesco Berlingeri /// Concerto con i Mezzala (da Genova) – a seguire dj set Indie-Rock + Rebecca Wilson.
Parole nel Pallone: calcio e letteratura a Bologna
4-5-6 FEBBRAIO – BOLOGNA
Laboratorio Crash e Collettivo Universitario Autonomo Bologna in collaborazione con Red Star Press presentano: PAROLE NEL PALLONE
Il rapporto che unisce calcio e letteratura da oramai più di cento anni ha permesso di parlare di tutto ciò che vive fuori dai bordi del campo (politica, arte, culture) attraverso una sfera rotonda che girando descrive/racconta varie sfaccettature della società. Giganti della letteratura hanno versato fiumi di inchiostro sottolineando l’importanza del “fùtbol” come veicolo per raccontare il mondo: scrittori come Galeano, Soriano, Montalban, Arpino hanno narrato la contemporaneità in opere “letterario-calcistiche” di rara bellezza.
Ma l’elemento più bello del rapporto che lega parole e pallone sta nel semplice fatto che in tanti l’hanno attraversato giocandoci: da bambini si sono immaginati adulti e da adulti viceversa bambini, dando voce alle proprie passioni correndo appresso alla palla che rotola.
Negli ultimi anni, nel nostro paese abbiamo avuto una diffusione esponenziale di blog e portali web che sono voce a pieno titolo delle tante storie sul calcio e oltre il calcio; in contemporanea si articolavano tante discussioni intorno a nodi come le trasformazioni del tifo organizzato e delle curve, come aveva tracciato già anni fa il “sociologo di strada” Valerio Marchi, fino ad arrivare alle nuove esperienze di sport popolare che sono diventate una realtà diffusa e importante nello stivale che calcia il pallone. In questa edizione di “Parole nel Pallone” scopriremo, insieme a tanti esponenti della sfaccettata sfera calcistica, cosa voglia dire scrivere di calcio di ieri e di oggi, provando ad andare oltre, confrontandoci assieme come attraverso la scrittura possa dare una dimensione diversa ad un’esperienza meravigliosa: quell’eterno ritorno dell’azzuffarsi gioioso verso il gol.
GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE: ore 17.00: “Splendori e miserie del gioco del calcio”, discussione su letteratura e pallone. Intervengono Darwin Pastorin (giornalista) e Giancarlo D’Arcangelo (scrittore e giornalista) /// ore 19.00: “Raccontare un gol in dieci pagine e un campionato in trenta righe: gli scrittori alle prese col calcio”, con Gianluca Morozzi (scrittore). – ore 20.00: apericena /// ore 20.30: “C’era una volta il… calcio”, chiaccherata a zona con Gianni Mura. A seguire dj set con WHP
VENERDI’ 5 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE – ore 17.00: “Come narrare un pallone che rotola in rete?”, discussione con i portali Valderrama Magazine, Crampi Sportivi, Zona Cesarini e Sportpopolare.it con special guest lo storico calciatore militante Paolo Sollier /// ore 18:30, discussione aperta con lo storico esponente dell’ICF dell West Ham (UK) Cass Pennant /// ore 20.00, apericena a cura del progetto “Corso di cucina meticcia” di Social Log Bologna /// ore 20.30, “Valerio Marchi: sulla strada delle controculture giovanili da Teppa a Ultras passando da Il derby del bambino morto, discussione con Wu Ming 5, Cristiano Armati, Claudio Dionesalvi, Francesco Berlingeri /// Concerto con i Mezzala (da Genova), a seguire dj set Indie-Rock + Rebecca Wilson
SABATO 6 FEBBRAIO – LABORATORIO CRASH! – Ore 20.00: presentazione di “Sankt Pauli siamo noi” (Derive Approdi), con l’autore Marco Petroni. A seguire proiezione di BEVERLEY – SHORT SKA FILM (Cass Pennant Production, 2015), una storia vera ambientata nell’Inghilterra degli anni 80, che tratta di razzismo, integrazione e di musica ska 2 tone /// ore 21.00, cena sociale benefit per la campagna “Emilio Resisti” del CSA DORDONI e il progetto La Terra di Piero (www.laterradipiero.it) /// Ore 22.00 concerto con Statuto – Klaxon – La BaLotta Continua a seguire dj set con Gaber & Berna – Bologna Calibro 7 Pollici.
Letteratura Ribelle: Red Star Press a Perugia
PERUGIA, 23 gennaio 2016: Ingrifati e Palestra Popolare Perugia presentano “LETTERATURA RIBELLE“.
Alle 18, allo spazio popolare Rudegrifo di via Albinoni 44, Cristiano Armati presenta il progetto editoriale RED STAR PRESS e Alberto Prunetti il suo “PCSP – Piccola ControStoria Popolare”.
A seguire apericena, musica, cori da stadio e schiamazzi.
Scritto sotto la forca: il ritorno di un capolavoro censurato dai tempi che corrono
Siete stati condannati a morte, ma non sapete quando la sentenza verrà eseguita. Però avete qualche foglio di carta velina e un mozzicone di matita. La vita siete consapevoli di esservela lasciata alle spalle nel momento in cui la Gestapo vi ha tratto in arresto eppure, anche tra il dolore atroce delle torture che avete subito, non avete dubitato neppure per un attimo di essere parte di un futuro di giustizia e libertà. Ora, quanto tempo passerà prima che il boia giunga a infilare il vostro collo in un cappio? Un’ora, un giorno, un mese? Non ha nessuna importanza. Ci sono i fogli di carta velina e un mozzicone di matita. E ai nazisti che si illudono di potervi strappare l’anima non smettete neppure per un attimo di ricordare che voi siete vivi e che i morti sono loro. Lo fate con un libro che è un capolavoro assoluto. Si intitola “Scritto sotto la forca” e lo ha scritto Julius Fučík, militante comunista ed eroe della Resistenza cecoslovacca. C’è stato un tempo in cui un simile libro consentiva a chi lo leggeva di fremere di indignazione e di trasformare la sua rabbia in impegno, quindi in azioni capaci di produrre cambiamenti: un filo rosso che legava l’autore ai suoi lettori in un sentimento simile a ciò che altri hanno definito “immortalità”. Poi quel filo si è spezzato, uno scrittore-partigiano come Fučík è stato dimenticato e così, se una volta eravamo nani arrampicati sulla schiena dei giganti, ora siamo nani che hanno iniziato a scavare sempre più in profondità quando già si credeva di avere toccato il fondo. A cosa abbiamo rinunciato dimenticando Fučík? A un’opera-cardine del canone di un’Europa orgogliosamente antifascista, che ha smesso di definirsi tale spacciandosi prima come “democratica” e poi rinunciando a qualunque questione ideologica: quello che conta è reprimere con la massima violenza possibile affinché gli stessi personaggi che incoronarono l’ascesa di Hitler o di Mussolini, le stesse ditte che si arricchirono costruendo forni crematori o grazie alle commesse di guerra, possano oggi continuare a devastare, saccheggiare, fare la guerra e fatturare… per questo un libro come “Scritto sotto la forca” non si stampava più, non si leggeva più, non faceva più discutere. Almeno fino a oggi. Mentre “Scritto sotto la forca” di Fučík ritorna e afferma che i libri non sono tutti uguali. Alcuni sono merce da consumare. Altri sono micce da accendere. A ciascuno la scelta.
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Julius Fučík
SCRITTO SOTTO LA FORCA
Memorie di un condannato a morte della Resistenza antinazista
Il volto di Julius Fučík, come la sua firma, spesa per fomentare la ribellione contro l’invasione nazista della Cecoslovacchia, erano ben conosciuti dalla polizia hitleriana. Un motivo che avrebbe convinto molti ad abbassare la testa, a cercare di nascondersi, a fuggire, a fare qualunque cosa pur di non ritrovarsi tra le mani della Gestapo. Fučík, però, fa una scelta diversa. E in qualità di responsabile della stampa clandestina moltiplica i suoi sforzi a vantaggio del Partito Comunista e della resistenza cecoslovacca, convinto che nulla, nemmeno la propria vita, poteva essere più prezioso di un futuro dove la distruzione del nazismo sarebbe stata identica a una necessaria rivoluzione sociale. Arrestato a Praga dalla Gestapo nel 1942, il giornalista-partigiano viene torturato a lungo e brutalmente, è ridotto in fin di vita eppure non parla. Altri continueranno la lotta dopo di lui, fino alla vittoria, mentre per Fučík lo spettro della forca si avvicina. All’eroe della resistenza cecoslovacca non resta molto da vivere, ma può contare su un mozzicone di matita e su un mucchietto di sottilissimi fogli di carta velina. Ed è a questi fogli che Fučík consegna il suo capolavoro: un libro terribile e meraviglioso; un atto di amore nei confronti dell’umanità futura e, allo stesso tempo, per il nazismo, una condanna a morte senza appello.
Julius Fučík: figlio di un operaio metalmeccanico, nasce a Praga nel 1903 e, a soli dodici anni, collabora già con il periodico «Slovan». Nel 1921 s’iscrive al Partito Comunista Cecoslovacco, continuando a interessarsi di arte e letteratura. Membro della resistenza antinazista, viene arrestato dalla Gestapo nel 1942 e, dopo terribili torture e un processo-farsa, trasferito a Berlino, dove viene giustiziato l’8 settembre del 1943. Tradotto in decine di lingue, Scritto sotto la forca (Red Star Press) è considerato all’unanimità il suo capolavoro.
Partigiani a Viterbo
VITERBO: domenica 29 novembre alle 18 il Comitato provinciale dell’ANPI, in occasione della giornata del tesseramento, organizza un incontro con Cristiano Armati presso lo spazio Arci “Il Cosmonauta” di via dei Giardini 11. Al centro dell’iniziativa, la presentazione del calendario “Partigiani 2016” e dei nuovi titoli della “Biblioteca della Resistenza“, fiore all’occhiello del catalogo curato da Armati per la casa editrice Red Star Press.
A seguire, la selezione di DJ Stromberg e del suo minestrone musicale.
Stato e rivoluzione: Lenin a Catania
Scritto alla vigilia della Rivoluzione d’Ottobre, Stato e rivoluzione è il libro in cui Lenin abbandona la speculazione sui temi rivoluzionari per dare la parola alla Rivoluzione stessa, affrontando i problemi della guerra imperialista, del capitalismo monopolistico, dell’oppressione delle masse lavoratrici e del passaggio dalla dittatura della borghesia alla dittatura del proletariato. In un momento in cui la guerra imperialista determina i suoi effetti anche dentro la Fortezza Europa e i padroni giocano sui sentimenti della paura e dello stupore per imporre ancora di più il loro dominio, leggere e attualizzare questo libro aiuta a trovare le chiavi di lettura per comprendere e rovesciare il sistema capitalistico, la miseria e lo sfruttamento che questo impone.
Venerdì 27 novembre – ore 19 e 30 – c/o CENTRO POPOLARE EXPERIA (Via Plebiscito 903 – Catania): presentazione della nuova edizione di Stato e rivoluzione di Vladimir Lenin, a cura di Cristiano Armati (Red Star Press). Introduce Antonio Allegra (Rete dei Comunisti).
Benny vive nelle nostre lotte: No Pasaran! a Bari
Il 28 novembre del 1977, un branco di fascisti armati di mazze e coltelli si mosse verso Bari vecchia con l’intento di “impartire una lezione” al Movimento Studentesco del capoluogo pugliese. Sulla loro strada un’operaio comunista di diciotto anni, Benedetto Carbone: aggredito e lasciato esanime sull’asfalto.
“Abbiate fede nei vostri morti”, scrisse Pablo Neruda, “le loro bocche mordono ancora esplosivo e vanno all’attacco come oceani di ferro”. E fu per questo che il 30 novembre, a Bari, una folla di operai e studenti si impossessò della città, costruendo barricate e distruggendo sia la sede missina da cui si erano mossi gli assassini di Benny, sia i locali del sindacato fascista. BENNY VIVE NELLE NOSTRE LOTTE fu la promessa fatta quel giorno. E oggi, a distanza di 38 anni, BENNY VIVE NELLE NOSTRE LOTTE è il filo conduttore di un ricordo che vuole essere prima di tutto uno strumento utile a cambiare l’esistente. Perché, come declina il programma delle iniziative antifasciste stilato per l’occasione, antifascismo è antisessismo, antirazzismo, anticapitalismo e antimilitarismo.
Antifascismo è anche Internazionalismo. E a questo tema è dedicata, il 26 novembre, la presentazione di “No Pasaran! Il libretto rosso delle Brigate Internazionali Antifasciste” di Dolores Ibarurri, curato da Cristiano Armati e Filippo Petrocelli (Red Star Press). Il dibattito inizierà alle 19 e 30 presso la Libreria Sociale “Pavlos Fyssas” negli spazi della Ex Caserma Liberata (via Petroni 8/C).
Non ci rovinate il pranzo. Processo a un partigiano
NAPOLI – mercoledì 25 novembre – ore 20 e 30
Al CINEMA ASTRA di Via Mezzocannone 109, la MENSA OCCUPATA presenta NON CI ROVINATE IL PRANZO, esplorazioni ed esperimenti sul testo teatrale di Giancarlo Piacci.
NON CI ROVINATE IL PRANZO: liberamente ispirato alla storia di Giuseppe Bonfatti, che nel novembre 1990 uccise un ex repubblichino come vendetta per alcuni eventi della guerra civile, il testo di Piacci offre una lucida allegoria delle difficoltà a fare i conti con la memoria della Resistenza e il suo contenuto di guerra civile e di classe.
Il giorno della presentazione di un testo è un momento molto delicato, perché è il momento in cui l’autore presenta agli altri la sua creazione.
Bisogna spiegare le motivazioni che lo hanno portato a scrivere, spiegare i passaggi, motivare ed argomentare i contenuti, la scelta dello stile, della storia, descrivere le fasi di creazione e pubblicazione. C’è bisogno di ospiti, di un moderatore, di un programma,di giornalisti, di un pubblico di interessati. Anche lo spazio è importante, una biblioteca, una libreria, un luogo capace di proteggere e contestualizzare l’evento. La questione diventa di tipo formale…
Ma può succedere anche che l’autore si incontri con un regista, degli attori, una disegnatrice, un videomaker, un cinema, un evento sentito nello stomaco e nel cuore di tutti, il compleanno di uno spazio occupato, la mensa, che festeggia i suoi ricordi e le sue lotte riappropriandosi di uno spazio che profuma ancora di quella vecchia occupazione. Può succedere che le motivazioni formali e il voler far comprendere agli altri il proprio scritto, con la giusta distanza, passino in secondo piano e si senta invece la voglia e la necessità di divulgare le emozioni e le atmosfere che quelle parole su foglio bianco, quella storia ha suscitato. In questo caso non si ha voglia di spiegare ma di condividere in un confronto artistico il momento.
Lavoro a cura di Pino Carbone; con Maria Anzivino, Anna Carla Broegg, Maria Guida, Lorenzo Massa, con la partecipazione-voce registrata di Franco Javarone.
Video: Antonio Mastrogiacomo.
Costumi e grafica: Stefania Agostiniano.
Ospiti: l’autore Giancarlo Piacci e Cristiano Armati (Red Star Press).
Collaborazione: Antonio Tufano e Tommaso Caruso.
La scuola dell’odio a Padova
PADOVA, sabato 14 novembre: alle 18, presso l’Ex Mensa Marzolo Occupata (Via Marzolo 4), si fa il punto sulla situazione palestinese a partire dalla presentazione del volume di Bruno Breguet, “La scuola dell’odio. Sette anni nelle prigioni israeliane”, diario del primo militante non palestinese del Fronte di Liberazione della Palestina condannato da un tribunale dello stato ebraico. Interverrà Cristiano Armati, della cooperativa editoriale Red Star Press.
A seguire, cena benefit per i prigionieri palestinesi detenuti da Israele e dall’ANP. Il ricavato sarà destinato alle associazioni Adameer e PDWSA – Palestinian Developmental Women’ Studies Association con sede a Gaza.